Chi non conosce il cubo di Rubik? Il celebre rompicapo inventato dal professore di architettura e scultore ungherese Ernő Rubik nel 1974 è un twisty puzzle in 3 dimensioni, che ancora oggi continua ad affascinare le nuove generazioni e che in pochi possono dire di avere realmente finito.Quello che non tutti sanno è che il cubo di Rubik ha un antenato poco conosciuto, lo Stomachion, creato dall’inventore siracusano Archimede, al cui genio viene oggi reso omaggio grazie alla mostra Archimede a Siracusa, allestita presso la Galleria Civica Montevergini e visitabile fino al 31 dicembre 2019

Storia di un gioco antico

Lo Stomachion è un gioco d’abilità antico a cui viene fatto riferimento in due antichi manoscritti frammentari: uno greco, risalente al X secolo e trovato a Costantinopoli nel 1899, e uno arabo. Entrambi gli scritti ivi contenuti sono stati attribuiti ad Archimede e illustrano le regole relative a un gioco antico.

L’origine del nome è piuttosto curiosa. I greci chiamavano il gioco “Stomachion”, ovvero “irritazione”, presumibilmente la stessa creata dal rompicapo a tutti coloro che vi provavano a cimentarsi (magari senza molto successo!). I romani invece usavano un nome che chiamava in causa direttamente l’inventore di Siracusa: Loculus Archimedis, ovvero “Scatola di Archimede”.

Che cos’è lo Stomachion?

Per la verità l’attribuzione del gioco ad Archimede è incerta. Ciò nonostante non deve stupire l’interesse dell’inventore verso il gioco: egli infatti fu sicuramente attratto dagli aspetti geometrici del rompicapo.

Lo Stomachion infatti era composto da 14 tessere di forma diversa che insieme componevano un quadrato. L’obiettivo del giocatore era quello di creare, utilizzando i medesimi pezzi, forme diverse quali, ad esempio, persone, animali ed oggetti.

Scopri lo Stomachion e le altre invenzioni legate  ad Archimede nella straordinaria mostra Archimede a Siracusa, fino al 31 dicembre 2019 ospitata presso la Galleria Civica Montevergini di Siracusa.