“Datemi un punto d’appoggio e solleverò la Terra” affermò Archimede, dimostrando la sua capacità di concepire macchine con cui spostare grandi pesi con piccole forze.

La Vite senza fine, l’Argano e le carrucole sono solo alcuni dei macchinari nati dal genio di Archimede e riprodotti nella experience exhibition in corso alla Galleria Montevergini di Siracusa. Invenzioni straordinarie, nate a partire dalla celebre teoria delle leve.

 

Genio senza fine

Attraverso un articolato percorso di approfondimento interattivo la mostra presenta oltre venti modelli funzionanti di macchine e dispositivi che la tradizione attribuisce a Archimede.

Tra questi è possibile ammirare la vite senza fine grazie alla quale il Siracusano sarebbe riuscito a far muovere una nave dimostrando che con una forza data avrebbe potuto muovere qualunque peso, anche la Terra se ne avesse avuta un’altra sulla quale stare.

Il fascino che la figura di Archimede ha sempre esercitato, non è dovuto solo alle straordinarie macchine di cui la tradizione gli attribuiscono l’ideazione, ma anche agli importantissimi risultati raggiunti dalle sue ricerche e dei quali restano tracce nei suoi scritti.

Nei due libri del trattato sull’Equilibrio dei piani, opera che ha esercitato una grande influenza sulla nascita della scienza moderna, Archimede dimostra la fondamentale legge della leva, che è al centro di tutta la statica: in una leva si ha equilibrio quando i pesi sono inversamente proporzionali alle distanze dal fulcro. Archimede aveva capito che si poteva ridurre la forza necessaria a muovere un determinato peso semplicemente aumentando la distanza dal punto di applicazione, ovvero dal fulcro.

A chi non è mai capitato di non riuscire ad aprire un barattolo con le mani e di aprirlo facilmente utilizzando la forchetta come leva? Pensaci la prossima volta che ti succede: se riusciamo con una posata ad aprire i barattoli esercitando una minima forza potremmo, in teoria, sollevare con una forza limitata anche un peso grandissimo come quello della Terra!