Con la riscoperta dei classici, l’Archimede celebrato dagli autori antichi torna alla ribalta. Nel 1447 viene eletto papa Niccolò V, creatore della Biblioteca Vaticana e promotore di numerose traduzioni di testi scientifici, tra cui la nuova versione latina del corpus archimedeo da parte di Iacopo da San Cassiano nel 1450.
Le opere di Archimede sono oggetto di attenzione anche da parte del cardinale Bessarione, importante figura dell’Umanesimo, che col matematico Regiomontano (1436-1476) corregge la versione latina di Iacopo da San Cassiano.
Un bellissimo codice miniato con gli scritti del Siracusano, copiato nel 1458, è in parte illustrato da Piero della Francesca: su questo manoscritto l’artista esegue una copia di opere di Archimede oggi conservata alla Biblioteca Riccardiana di Firenze. Piero metterà a frutto la conoscenza di Archimede nel Libellus de quinque corporibus regolaribus, mentre Luca Pacioli se ne servirà nella Summa de arithmetica.
La mostra Archimede a Siracusa, fino al 31 dicembre 2019 alla Galleria Civica Montevergini, è un’occasione imperdibile per chi desidera viaggiare indietro nel tempo ed immergersi nel mondo del più grande genio siracusano per comprendere la profondità dei suoi studi e lasciarsi affascinare dalla Siracusa del III secolo a.C.